Leggevo nei giorni scorsi un interessante post su un altro blog nel quale si tracciavano le differenze essenziali tra IMPRENDITORE e MANAGER e il messaggio centrale che, almeno io ne ho tratto, è che questo, quello che stiamo vivendo, è il momento degli IMPRENDITORI. E sono d’accordo e me ne rendo conto ogni giorno svolgendo la mia attività. Più avanti spiegherò il perché di questa mia convinzione.
Intanto chi è l’IMPRENDITORE? E’ colui che crede “sia possibile costruire mondi diversi dall’attuale e si impegna a farlo”. Quando incontriamo Imprenditori (con la “I” maiuscola) non possiamo che riscontrare la verità di questa affermazione. E’ l’Imprenditore quello che crea ciò che prima non esisteva. E’ l’Imprenditore quello che sogna (con la testa fra le nuvole ma i piedi ben piantati a terra!) il futuro suo e dei molti che non lo sanno fare da soli, è sempre lui quello che guida. E ciò che lo sostiene è la fede. Scriveva Paolo Ruggeri nel suo libro “Piccole e Medie Imprese che battono la crisi” (Engage 2012) che “gli imprenditori … che battono la crisi sono persone che innanzitutto hanno fede … avere fede vuol dire credere in quello che ancora non vedi. E’ una grande fede quella che accompagna l’uomo in ogni suo progresso.”
Sono gli imprenditori, quindi, quelli che creano i prodotti, che creano i mercati, che creano le nuove imprese, i posti di lavoro, le opportunità. Che prima non esistevano. I manager vengono dopo, gestiscono, fanno crescere, competono. Ma non creano.
Ma perché questo è il tempo degli IMPRENDITORI e non è più il tempo dei manager? Perché il mondo è cambiato e sta cambiando, intensamente, velocemente. Perché ciò che aveva senso “prima”, adesso non lo ha più. Perché i sistemi di prima, le logiche alle quali siamo abituati, hanno smesso di avere senso. “Insistere sulla cultura del funzionamento e della competizione, accelera il processo di perdita di senso e impedisce di vedere le potenzialità di creare nuove imprese, mercati e società.” Ma questo è ciò che solo gli Imprenditori sanno fare. Non lo fanno i manager e neppure i finanzieri, men che meno i banchieri. E allora, di nuovo, cari Imprenditori, “back to basic”, ricominciamo.